Un altro evento astronomico ci terrà con gli occhi all’insù in questa calda estate 2021: dopo le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo, il 22 agosto il cielo ci regalerà lo splendido spettacolo della Luna Blu.
Durante quella notte, ci sarà la terza luna piena della stagione: per guardala, come sempre in questi casi, basterà recarsi in un luogo con scarso inquinamento luminoso, come ad esempio in spiaggia o in montagna. Ma perché viene indicato questo termine per indicarla?
L’origine del nome “luna blu” potrebbe risalire all’epoca medievale, sebbene non ci sia una spiegazione precisa dell’attribuzione dell’aggettivo al nostro satellite. “Blu” starebbe a significare una rarità, un evento non troppo comune, dall’espressione inglese “once in a blue moon” (“una volta ogni luna blu”).
Roberto Ragazzoni, direttore dell’Osservatorio astronomico di Padova ha spiegato che: ”parliamo di luna blu quando si verificano due lune piene nell’arco di uno stesso mese o anche di una stessa stagione”.
Astronomicamente parlando, dunque, la terza luna piena in una stagione che ne prevede quattro è quella blu: l’estate 2021 ha già “ospitato” infatti due lune piene, il 24 giugno e il 24 luglio; il 22 agosto sarà la volta della terza, la blu, prima dell’ultima di stagione, il 20 settembre, poco prima dell’inizio dell’autunno.
Un’altra interpretazione sull’origine del nome deriva dal termine arcaico inglese “belewe”, che significa tradire: la terza luna piena della stagione potrebbe farci credere che sia l’ultima della stagione, ma in realtà è seguita da una quarta, “tradendoci”.
Uno spettacolo da non perdere, visto che per riammirarla dovremo poi attendere fino al 31 agosto 2023.
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