E’ difficile arrivare alla fine di questa lettera, che è un po’ un saluto e un tributo ad una persona speciale.
“Non vi racconterò stupide favolette. Wondy ha perso la battaglia. Perché lei voleva vivere. Francesca amava follemente vivere. Di più: non ho mai conosciuto una persona più attaccata di lei alla vita. Sempre gioiosa, sempre sorridente, sempre ottimista, sempre propositiva, sempre sul pezzo, sempre avanti.”
Inizia così il post del marito Alessandro.
Wondy era Francesca Del Rosso, giornalista e scrittrice, morta domenica scorsa dopo aver combattuto da vera Wonder Woman (da qui il soprannome Wondy) contro un tumore al seno che l’ha portata via alla sua famiglia.
Wondy era laureata in filosofia e in antropologia, aveva lavorato alla Rai, a Radio24 e a Rcs Mediagroup.
In radio era stata autrice del programma di Enrico Ruggeri “Il Falco e il Gabbiano”.
Questa lettera, però, parla di lei donna, madre, moglie, ma soprattutto come persona.
una persona ottimista e solare che aveva voglia di vivere e che meritava di vivere ancora.
“‘Ho avuto una vita piena – mi dicevi in ultimo -. Ho fatto il lavoro che volevo, ho scritto libri, ho avuto una bella famiglia, ho viaggiato in mezzo mondo”. Però aggiungevi anche che “certo, è dura accettare tutto questo. Mi spiace un po’ non vedere crescere i bambini. Pazienza…’. Ma io so che avresti voluto urlare di rabbia, perché tu volevi vivere ancora a lungo”.
E’ un post difficile, che commuove, fa riflettere e forse ci dà anche al forza di vivere la vita in un modo diverso…
Il saluto di un marito, di un amico, di un compagno di avventure
Fonte: Facebook
