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“Bastava chiedere”: il carico di lavoro ‘mentale’ delle mamme spiegato ai papà

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Pubblicato il 18/12/2019
Di Team Digital
Bastava chiedere il fumetto che mostra il carico di lavoro delle mamme e lo spiega ai pap

Un carico invisibile ma non per questo leggero: una storia di femminismo quotidiano descritta nel libro pubblicato da Laterza nella collana I Robinson

Conosci la scena: sei tornata dal lavoro, hai fatto la spesa, stai preparando la cena e nel frattempo pensi a quando pagare l’affitto / chiamare l’idraulico / prendere la pillola / finire quella mail di lavoro / controllare che i tuoi figli (se li hai) abbiano fatto i compiti / prenotare il dentista per loro. Tutto questo mentre il tuo compagno ti chiede se per caso sai dove sono finite le sue scarpe.


Un concetto tanto veritiero quanto purtroppo dato per scontato agli occhi dei più, che la sua autrice, Emma, si augura ora di diffondere il più possibile. Mamma e disegnatrice la blogger francese ha espresso in maniera semplice ed efficace, alcuni consigli su come una famiglia dovrebbe dividersi i compiti, senza dar conto della differenza di genere soprattutto dentro le mura domestiche. Proprio da questa differenza Emma è partita con il suo racconto disegnato, mettendo nero su bianco quell’invisibile “carico mentale” delle donne, messo in contrasto con l’atteggiamento dei mariti, padri, compagni e uomini di casa che assumono un ruolo “secondario”.



In una striscia di vignette intitolata ‘Bastava chiedere‘, diventata virale attraverso la sua pagina Facebook, Emma da’ voce ad una situazione molto comune: una mamma impegnata a preparare la cena e contemporaneamente a far mangiare i figli; un marito che accoglie ed intrattiene un ospite. La mamma, indaffarata tra fornelli e capricci dei bimbi, non si accorge che la cena fuoriesce dalla pentola sul fuoco, il marito si lamenta quindi dell’accaduto e le dice la frase tipica: “bastava chiederlo, ti avrei aiutato“. Il vero problema, però, risiede proprio in questo “bastava chiederlo“. E’ come se il carico di lavoro, esecutivo e pensato, fosse una prerogativa tipicamente femminile, e la vignetta conferma che in effetti è così. Una donna, una moglie ma ancor più una mamma ha un carico di lavoro “mentale” che la rende “manager” della famiglia, quella persona da cui ci aspetta di sapere cosa fare, come e quando doverlo fare. Ci si aspetta anche di ricevere una richiesta di aiuto.



Una donna che diventa mamma assume sin da subito il compito più importante di tutta la sua vita: assicurarsi che i propri figli crescano nel miglior modo possibile. E per farlo bene, spesso, le mamme possono rivolgersi solo a sé stesse: le loro capacità di elencare e suddividere le priorità in poco tempo, aggiungerne di nuove e risolvere problemi – proiettandosi sempre verso il futuro – è unica e speciale. Spesso sottovalutata. “Bastava chiederlo” è quindi uno scossone affinché un padre, un compagno, un uomo – al pari di una donna – si attivi ad essere un genitore comportandosi da buon co-genitore, fornendo aiuto e creando un’organizzazione efficiente che divida i compiti in maniera equa e funzioni per la famiglia.


“Se i papà riescono a farsi carico di questi lavori di pensiero invisibili che riguardano il prendersi cura della propria famiglia, condivideranno davvero i lavori, si connetteranno con le persone più importanti della propria vita, e già questo vale lo sforzo.”



Foto: Facebook


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