Lima – La connettività offre la via per combattere ingiustizie e povertà: parola di Mark Zuckerberg. Il fondatore di Facebook ha esposto il suo credo a Lima, in Perù, nel corso della riunione annuale dell’Apec, l’Organizzazione per la cooperazione economica Asia-Pacifico.
“Come abbiamo visto elezione dopo elezione quest’anno – ha spiegato – se la globalizzazione accresce la prosperità in generale, al contempo può generare ineguaglianze. Aiuta alcuni, ma danneggia altri. Noi non possiamo lasciare indietro nessuno”, ha detto il patron di Facebook, che è stato accusato di aver favorito la vittoria a sorpresa di Trump lasciando circolare informazioni false sul social network.
“Siamo di fronte a una scelta fondamentale da compiere per combattere le ingiustizie – ha sottolineato Zuckerberg – possiamo sconnetterci, rischiare di perdere la crescita e sperare di recuperare i lavori perduti. Oppure possiamo aumentare la connessione e cercare di fare cose sempre migliori per aumentare la prosperità. Cercare di produrre crescita lavorando in modo aggressivo e condividere questa prosperità con chiunque”.
Secondo Zuckerberg ovviamente la via migliore è la seconda, ma è anche la più difficile soprattutto in un momento non proprio felice per il social network. Facebook si è trovato al centro delle polemiche con l’elezione di Trump. Migliaia di bufale sui candidati sono circolate in rete mettendo in luce l’incapacità di Facebook di filtrare i contenuti inattendibili. Su questo argomento ora Zuckerberg ha preso uan posizione netta: dichiarando guerra ai fake. In un lungo post dal suo profilo Facebook ha svelato il piano di attacco, che passa dalla viglianza alle verifiche, per combattere le false notizie.