Roma – Un affascinante “viaggio” musicale fra Sicilia e Argentina in cui l’amore è il filo che lega tutto, una malìa sonora che incanta l’ascoltatore e lo trascina nel vortice di 12 brani con una spiccata personalità mediterranea e siciliana. E’ “Vussia Cuscenza”, il nuovo album della cantautrice catanese Gabriella Lucia Grasso, uscito per la Narciso Records, etichetta indipendente e tutta al femminile fondata nel 2002 da Carmen Consoli. Ed è proprio aprendo i concerti della “Cantantessa” nel suo nuovo tour “Eco di Sirene”, Gabriella Lucia ha presentato al pubblico il nuovo disco.
Negli studi di Askanews, l’artista catanese ci ha spiegato questo dialogo con la coscienza al suono della chitarra classica di Denis Marino, l’autore delle orchestrazioni del disco, da lei definito il suo “più fidato cavaliere”.
“La coscienza è il grado di parentela più vicino che abbiamo, e non sempre riusciamo a farci bene i conti. Mi piace dare del ‘voi’ alla coscienza, perché in Sicilia è un segno di rispetto, nella speranza di poter avere una relazione importante, anche severa, con questa coscienza che io immagino come se fosse una signora che non conosco. Ogni tanto ci facciamo qualche chiaccherata, spesso in macchina, mentre guido”.
Nell’album, terzo lavoro di Gabriella Lucia dopo “Cadò” e “Caffé d’orzo macchiato caldo in tazza piccola”, l’amore è il tema prevalente. Ma anche quando – come spesso accade – l’amore è causa di sofferenza, in “Vussia Cuscenza” troviamo l’autoironia e la gioia di vivere che permettono di superare le difficoltà.
“L’amore è il punto cardine non solo del disco ma della vita in generale – spiega Gabriella – e anche quando le esperienze ti portano a pensare o vivere sentimenti più impegnativi, bisogna sempre avere un atteggiamento di ricostruzione. E nella ricostruzione c’è la prospettiva del miglioramento. Perché la vita va sempre in un senso di marcia, va avanti, non indietro, se la prospettiva è quella del miglioramento, sicuramente cambia anche il modo di vedere le cose più tristi che possono capitarti”.
