Washington – “Sono l’ultima cosa tra voi e l’apocalisse”. Così Hillary Clinton, intervistata da New York Times, si è rivolta agli elettori americani riferendosi al rivale Donald Trump, come a dire che, se sarà lui il prossimo presidente, sarà la fine dell’America.
È sempre più infuocato, dunque, il clima che precede le elezioni presidenziali americane dell’8 novembre, nelle ultime settimane di campagna elettorale, caratterizzate da colpi di scena come le rivelazioni di Wikileaks sullo staff della Clinton o le cadute di stile sessiste di Trump.
“Ho incontrato molti presidenti negli anni e sono stata in disaccordo con loro ma non ho mai dubitato del fatto che si svegliassero ogni giorno con l’intento di capire quale fosse la strada migliore per il Paese. Almeno loro erano persone serie”, ha concluso la Clinton, data ora in vantaggio di almeno 9 punti sul rivale negli ultimi sondaggi.
Dal canto suo, Donald Trump non cede il passo e dopo una serie di tweet infuocati contro il compagno di partito Paul Ryan, speaker repubblicano della Camera dei Rappresentanti che aveva ammesso di non volerlo più difendere invitando i repubblicani a pensare “ognuno per sé”, ha detto di sentirsi libero di andare avanti “a modo suo”.
“Il nostro leader molto debole e inutile, ha avuto un brutta conference call, dove gli altri si sono inferociti di fronte alla sua slealtà”, ha twittato Trump, aggiungendo “è così bello essersi liberati delle catene, ora posso combattere per l’America nel modo in cui voglio”.
