Londra – Un’ondata di caldo si è abbattuta su tutta l’Europa, con Londra che fa registrare la giornata più calda nel mese di giugno in Gran Bretagna dal 1976 mentre il Portogallo continua a lottare contro incendi boschivi.
Parchi e fontane sono presi d’assalto e la popolazione poca avvezza a queste temperature boccheggia. Gli organizzatori delle corse di cavalli di Ascot hanno allentato il severo dress code della competizione ippica più esclusiva della Gran Bretagna per consentire agli spettatori di far fronte alla canicola.
I vigili del fuoco sono rimasti in allerta in Austria, dove si celebra il giorno più lungo dell’anno accendendo falò a San Giovanni. In Italia, i meteorologi hanno indicato che l’attuale
ondata di calore sarà la più intensa degli ultimi 15 anni, con temperature otto gradi sopra la media stagionale: a Milano sono stati registrati 39 gradi, fino a 30 sulle Alpi a
un’altitudine di mille metri. In Grecia invece le temperature sono nella media stagionale con 29 gradi ad Atene. Non fa più caldo del solito neppure in Croazia, dove però sono scoppiati due
incendi boschivi sulla costa meridionale adriatica, inducendo le autorità a sgomberare quasi mille turisti.
In Svizzera l’allarme caldo è al livello tre su una scala di cinque, con 35 gradi attesi domani, anche se giugno non batterà i record del 2003, secondo le autorità. In Russia un’ondata di
caldo colpisce la Siberia, con 37 attesi a Krasnoyarsk, secondo la tv Pervy Kanal. Ma a Murmansk, nel nord, nevica.
Uno studio diffuso un paio di giorni fa ha avvertito che le ondate di calore diventeranno sempre più comuni in tutto il mondo anche se l’aumento delle temperature avrà un “tetto” di due gradi come previsto dagli accordi di Parigi per combattere i cambiamenti climatici. “Anche se superassimo gli obiettivi di Parigi, la popolazione esposta al caldo mortale sarà circa il 50
per cento entro il 2100″, ha avvertito Camilo Mora, autore di punta dello studio pubblicato sul giornale Nature Climate Change.