Ancona – La sofferenza non ha età e non esistono
limiti anagrafici alla percezione del dolore, per questo è fondamentale impegnarsi perché anche negli ospedali pediatrici sia garantita la terapia del dolore anche per i più piccoli. Lo ha sostenuto Franca Benini responsabile del Centro Regionale Veneto Terapia del Dolore Pediatrico Università di Padova ad Ancona in occasione della prima tappa di “NienteMale Roadshow”, una serie di incontri per sensibilizzare i cittadini sul loro diritto ad accedere alla terapia del dolore stabilito dalla Legge 38.
“Direi che la legge ha messo le basi per confermare un diritto che purtroppo per molto tempo non è stato rispettato. I bambini fino a poco tempo fa si pensava non percepissero il dolore, attualmente si sa che lo percepiscono addirittura più dell’adulto. Io penso e ribadisco che il concetto più importante sia da un lato che c’è un problema culturale sulla percezione del dolore dei bambini, dall’altro c’è una scarsa formazione a livello sanitario per cui si tende a fuggire dal problema”.
Oltre all’impegno del settore pubblico è fondamentale l’aiuto delle associazioni di volontariato e anche dei privati. In prima linea in questo campo la Pharma di Angelini come racconta l’amministratore delegato Gianluigi Frozzi.
“Noi siamo un’azienda farmaceutica e siamo impegnati nella ricerca di farmaci conto il dolore, ma anche nel sociale dove portiamo avanti una sensibilizzazione sulla legge 38 e anche dei progetti soprattutto in pediatria”.
Purtroppo c’è però ancora tanto, troppo da fare come spiega il sociologo e psichiatra Paolo Crepet.
“Sento dire che ci sono pronto soccorso dove viene ridotta una frattura a un bambino senza antidolorifici, pensavo che il Medioevo fosse passato, ma evidentemente no”.