Milano – Il 12 dicembre del 1969 una bomba distrusse la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana, a Milano, causando la morte di 17 persone e 88 feriti.
L’attentato, di stampo neofascista, resta tutt’oggi, dopo 47 anni, senza un esecutore riconosciuto.
In attesa delle manifestazioni ufficiali previste nel pomeriggio, alla presenza di Carlo Arnoldi, presidente dell Associazione familiari delle vittime e del sindaco di Milano, Beppe Sala, in piazza Fontana si sono radunati diversi studenti con bandiere e striscioni, scandendo slogan antifascisti.