Roma – Sostenere di essere favorevoli alla realizzazione dello Stadio della Roma, ma non nell’area individuata dalla società Giallorossa, quella dell’ex ippodromo
di Tor di Valle, “non sembra una cosa molto seria”. Lo ha sottolineato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della conferenza stampa su ‘I numeri della pratica sportiva in
Italia’, presentata oggi al Salone d’Onore del Coni a Roma. Una stoccata alla giunta capitolina targata Cinque Stelle e al leader del Movimento, Beppe Grillo.
“Noi del Coni, lo sport, siamo favorevolissimi che ogni società sportiva, non solo di calcio io mi auguro, possa avere un suo impianto, in linea con il contesto storico che viviamo”, ha detto il capo dello sport italiano, “Tutto il resto dell’aspetto urbanistico, delle cubature, delle varianti, delle bretelle autostradali non è nostro mestiere farlo. Tanto è vero che i
nostri tecnici hanno lavorato e stanno lavorando, hanno dato un parere favorevole con ovviamente alcuni aspetti che andavano verificati sotto il profilo formale alla Conferenza dei Servizi dello stadio”.
“La considerazione che faccio – e chiunque non può che condividerla – è che secondo me uno nella vita dice ‘lo stadio siamo disponibili a farlo o non farlo'”, ha aggiunto Malagò,
“Secondo me dire ‘farlo e farlo da un’altra parte’, oggettivamente non mi sembra una cosa molto seria”. E ancora: “E’ solo una cosa politica, non mi sembra ci siano altri giudizi”.
Il presidente della Roma, James Pallotta, ha detto che un no allo stadio di proprietà sarebbe una catastrofe per il club giallorosso. “Ho letto le dichiarazioni di Pallotta e non sono
per niente incoraggianti in questo senso”, ha concluso Malagò, “Ma è anche normale, mettetevi nei panni di Pallotta”.