Milano – Nuovo successo per il razzo riutilizzabile New Shepard della compagnia spaziale privata americana Blue Origin che fa capo al patron di Amazon, Jeff Bezos. E’ perfettamente riuscito, infatti, il test senza equipaggio per sperimentare il sistema di salvataggio che permette di sganciare la capsula dal booster, in caso di anomalie al decollo.
Quarantacinque secondi dopo il lancio, è stato attivato il sistema di espulsione della capsula che, spinta da un proprio motore a razzo, si è allontanata dal booster e, 4 minuti e 15 secondi dopo il decollo, è atterrata senza alcun problema appesa ai paracadute che l’hanno rallentata fino alla velocità di 15 miglia orarie. In caso di reale emergenza, non ci sarebbe stata alcuna conseguenza per le eventuali persone a bordo.
Stessa sorte per il razzo riutilizzabile che, nonostante qualche dubbio dovuto a una altitudine più bassa raggiunta in questo test rispetto a quelli precedenti, è riuscito a completare il suo quinto rientro con atterraggio consecutivo, posandosi delicatamente sulla piattaforma e mettendo a segno una serie senza precendenti e guadagnandosi, in tal modo, il posto in un museo della storia aerospaziale.
La Blue Origin conta di iniziare tra il 2018 e il 2020 i propri voli turistici nello Spazio con lanci suborbitali con 3 o più astronauti a bordo. Altri test saranno effettuati nel 2017 e nel 2018 probabilmente ci sarà il primo volo con un vero equipaggio a brodo. La Nasa, l’ente spaziale americano, guarda con attenzione allo sviluppo delle tecnologie messe a punto dallo staff di Bezos, soprattutto per quanto riguarda il sistema di salvataggio appena testato che potrebbe rivelarsi utile anche per le nuove navette destinate a trasportare in orbita gli astronauti americani.
