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Smart City, modello Milano grazie a ruolo utilities

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Pubblicato il 02/12/2016
Di Team Digital
Smart City modello Milano grazie a ruolo utilities

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Roma – Il futuro corre veloce tra innovazioni tecnologiche impensabili


fino a pochissimo tempo fa e una rivoluzione industriale, quella di Industry 4.0 (termine probabilmente presto sostituito dal’acronimo Ocse Npr, New Production Revolution, più comprensibile) che ha già iniziato a cambiare alla radice il modo di produrre e di pensare. Scenari in evoluzione costante e rapidissima che richiedono un salto di qualità a trecentosessanta gradi per rimanere al passo con i tempi: un’esigenza su cui devono convergere privato e pubblico.


Sono questi i messaggi principali che sono arrivati da Roma – dal Montecitorio Meeting Center – dove si è svolto il seminario organizzato da Formiche dal titolo “Infrastrutture e smart city. Modello Milano?”. Al dibattito – moderato dal fondatore di Formiche Paolo Messa – hanno partecipato il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Simona Vicari, il direttore della comunicazione di Metropolitana Milanese Luca Montani, il consigliere del ministro dell Università Stefania Giannini ed editorialista de Il Corriere della Sera Francesco Grillo e Andrea Gumina (Policy Advisor G7 Sherpa Office).


La discussione ha preso spunto dal periodo di grazia che sta vivendo Milano, realtà più innovativa e dinamica del Paese. In questo senso l esempio più virtuoso è costituito da Expo: la più grande new town realizzata dal nulla in Italia. Un esperienza da imitare il più possibile, anche per la capacità di governare i


processi organizzativi che ha dimostrato. Alla base del successo


anche il ruolo delle utilities, fondamentale per il sistema paese. Luca Montani:


“Ciò che si può chiedere a una società che gestisce l’acqua, le case popolari, le infrastrutture per la mobilità è senz’altro l’intelligenza dei processi. Un territorio lo si governa se lo si comprende, lo si conosce, e quindi si riesce a schedulare bene, e


con senso e principi di sostenibilità, tutta una serie di interventi”.


Se Milano – pur con alcuni problemi che persistono, come ad esempio la criminalità – ride, dall altra parte, invece, a piangere è Roma. Una crisi evidente a residenti e turisti, su cui non ha fatto sconti il consigliere del ministro Giannini


Francesco Grillo:


“Roma sta affondando, se vogliamo essere sinceri, da anni e attraverso le amministrazioni. Uno dei dati che poco si citano è la percentuale della provincia di Roma in termini di esportazioni, meno di Napoli e in valore assoluto è meno della metà di quello che esporta la provincia di Vicenza”.


Per tutti vale una ricetta in particolare che il sottosegretario Vicari ha affermato si debba seguire: la collaborazione tra pubblico e privato. Che per la parte relativa alla pubblica amministrazione implica una condizione imprescindibile: “Senza una forte credibilità delle amministrazioni, il cittadino non ti ascolta, non ti segue, non ti emula, ma anche le imprese non vengono, non sono interessate ad investire. Soprattutto in territori dove c’è una pianificazione che viene calata dall’alto e quindi quel privato non ha fatto parte dei processi decisionali per mettere in campo una pianificazione”.


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