Firenze – Il governo “ha inventato all’ultimo giro dei criteri per escludere le persone” per andare in pensione anticipata. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un convegno a Firenze.
“L’accesso alla cosiddetta Ape social, alla possibilità di andare in pensione anticipata rispetto alla vecchiaia per alcune condizioni sociali e lavori gravosi sarebbe condizionato non dai normali criteri delle pensioni di vecchiaia, ma dalle nuove barriere, una di 30 e una di 36, che riteniamo siano inventate esclusivamente per ridurre la platea, per non permettere l’accesso e in più si scontrano con la ragione delle pensioni di vecchiaia che normalmente è quella del lavoro delle categorie discontinue”.
“Se penso al Mezzogiorno, vuol dire aver inventato all’ultimo giro – ha concluso Camusso – dei criteri per escludere le persone”.