Roma – Palermo Capitale italiana della Cultura 2018. L’annuncio è stato dato dal ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, che in qualche modo ha ripagato il capoluogo siciliano che tre anni fa concorse per il titolo di Capitale europea della Cultura, assegnato poi a Matera.
A consentire la vittoria di Palermo è stato un progetto che racchiude in sé cultura, integrazione, solidarietà che fanno della città la casa della accoglienza e dei diritti”.
Per celebrare la vittoria, il Teatro Massimo ha indossato un tricolore di luci che ha illuminato il colonnato. Francesco Giambrone, sovrintendente Teatro Massimo:
“Siamo emozionati, un po’ commossi. E’ un bel riconoscimento che va all’intera città. Le parole della commissione con la motivazione sono molto forti. Non ha vinto un museo, una biblioteca, non ha vinto un teatro. Ha vinto davvero una città perché accogliente e inclusiva, un progetto per un’intera comunità in un mondo che alza muri e tiene lontane tante persone”.
L’assegnazione del titolo di Capitale italiana della Cultura arriva dopo i successi negli anni scorsi di Mantova e Pistoia e porterà nelle casse del Comune 1 milione di euro da investire in iniziative culturali. A contendere a Palermo la palma di città della Cultura 2018, c’erano Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo torinese, Trento e l’Unione dei comuni elimo-ericini.