Roma – Sulla procura europea “c’è una spinta continua a ridurre le competenze, gli strumenti, a mantenere una struttura composta da pubblici ministeri indicati dai singoli paesi che poi si dovranno coordinare tra di loro. Rischia di
essere una piccola Torre di Babele nella quale l’Europa non si vede, non si presenta come soggetto in grado di contrastare fenomeni che colpiscono tutta l’Europa come la criminalità organizzata e il terrorismo in prospettiva, ma oggi le frodi comunitarie”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, arrivando al Consiglio Giustizia dell’Unione Europea a Lussemburgo.
