Roma – Il regista Oliver Stone è arrivato alla Festa del Cinema di Roma per presentare il suo ultimo film “Snowden”, sull’informatico ex dipendente della CIA che nel 2013 rivelò il programma di sorveglianza di massa della NSA (National Security Agency) e ha detto la sua sulle prossime elezioni americane e sul candidato repubblicano Donald Trump.
“In Europa siete sconcertati di fronte a Trump, ma io non penso possa farcela. L’alternativa però è la Clinton, che rappresenta il sistema degli Stati Uniti. Lei è: ‘O con noi o contro di noi”.
Il regista si è mostrato dubbioso sul futuro degli Stati Uniti: “Ci sarà una situazione più militarista rispetto a Obama? La Clinton sarà più ostile verso alcuni Paesi? Lei è comunque responsabile del cambiamento di alcuni regimi, in Iraq, Libia, Siria per esempio. Non sappiamo cosa succederà, ma non credo ci sarà uno spirito di riforma”.
Il regista, due volte premio Oscar per “Platoon” e “Nato il quattro luglio”, non ha risparmiato neanche il presidente Obama, responsabile, a parer suo, di non aver messo in atto un vero cambiamento nelle agenzie di sicurezza nazionale americane, in particolare nella NSA.
“Avrebbe dovuto portare avanti questa riforma ma non l’ha fatto. E oggi è ancora più difficile raccontare la verità – ha affermato – è difficile dire cosa stia facendo oggi la NSA, sono state fatte riforme minime, ma è ancora molto potente. Il processo per cambiare le agenzie governative è lungo”.