Roma – “Io oggi non porto rancori, perché non sarebbe cristiano. Ma vedo un parallelo. Quello di venerdì, per Dj Fabo, non sarà un funerale, ma un’accoglienza dentro la chiesa e credo che molto ha a che fare con Papa Francesco che è riuscito con l’Anno della Misericordia a cambiare un po’ la mentalità. Nessuno deve giudicare, per questo abbiamo anche la confessione. Il cristiano deve venire incontro alle persone con grandi sofferenze e con grandi angosce che non devono avere una morte difficile. Per Fabo non c’era altra soluzione. In Italia nessun medico sarebbe stato libero di fare una cosa del genere”. A parlare è Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, che dieci anni fa vide le porte della chiesa di Roma chiudersi alla richiesta di un funerale per il marito.
Venerdì Mina Welby sarà nella chiesa Sant’Ildefonso a Milano. “Si ci sarò e stringerò forte Valeria”.