Terni – Diventare ospedale di riferimento per il Centro italia. E’ l’ambizioso obiettivo del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, Maurizio Dal Maso, illustrato nel corso del convegno “L’Ospedale che vorrei. Traguardi e obiettivi per un cambiamento di qualità”. Alla ricerca di una sanità migliore che sia sempre più attenta alle esigenze del paziente e non solo sotto il profilo della terapia.
“Spesso le problematiche si creano perché a decidere non è il paziente ma l’organizzazione. Per motivi anche leciti. Ma il driver non può che essere ‘cosa vorrei io se fossi il paziente in questo momento’; e questo obbliga a cambiare molti punti di vista”.
Insomma l’azienda ospedaliera di Terni si rinnova e avvia un percorso di evoluzione aziendale e di riorientamento, coinvolgendo tutti i professionisti impegnati nei processi di cura, ma anche i pazienti e le loro famiglie.
Spiega Giancarlo Pocetta, docente di Igiene generale e applicata all’Università di Perugia. “Sempre di più c’è la consapevolezza che l’ospedale deve essere un luogo che promuove la salute: migliorare la salute delle persone non solo curando ma dando ai pazienti tutte le informazioni che servono per gestire il proprio processo di cura”.
L’esigenza di un modello di ospedale a misura di paziente è anche il punto focale per il ministero della Salute, come ha ribadito il direttore Marco Spizzichino: “Un buon investimento sulla struttura deve essere accompagnato da un buon investimento sul personale: progettare strutture di beneficio sia per i pazienti che per chi deve lavorarci”.
Ma un’azienda ospedaliera d’eccellenza, può esser attrattiva anche sotto il profilo economico, come sottolinea il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli: “Questo territorio della provincia di Terni e Narni è stato riconosciuto area di crisi complessa. Investire su Terni e Narni significa avere fino al 30% di investimenti a fondo perduto per attrazioni di investimenti”.