Roma – Sono in mostra fino al 30 ottobre al Macro di Roma le opere della nona edizione del Talent Prize, il premio annuale di arti visive della rivista ‘Inside Art’, dedicato ai giovani artisti tra i 18 e i 40 anni, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Ogni anno la giuria decreta un vincitore e nove finalisti che, a loro giudizio ,rappresentano il meglio delle tendenze artistiche contemporanee, con l intento di promuovere e lanciare il lavoro di questi giovani talenti.
L’ideatore del premio è Guido Talarico, membro della giuria, editore e direttore di ‘Indise Art’: “Ogni anno – ha spiegato – il Talent Price riesce a raccogliere la meglio gioventù italiana, la parte più promettente e anche quest anno le promesse sono state mantenute. Abbiamo avuto una diversità di stili e di generi, dalla scultura alla fotografia, agli allestimenti, tutti di grandi qualità e temi diversi”.
A vincere quest’anno è stato Matteo Nasini con “Sparkling Matter”, un progetto di ricerca sulla trasformazione delle onde cerebrali registrate durante il sonno in suono e materia.
“Ho tradotto in suono e materia l’attività cerebrale di una persona addormentata – ha commentato l’artista – attraverso un encefalogramma ho preso i dati e li ho convertiti in suono facendo degli sleep concerts con una persona che dormiva e il pubblico poteva ascoltare per una notte il suono prodotto dal suo sonno. Poi i dati provenienti dalla sua attività li ho messi in un software di modellazione e li ho successivamente stampati in porcellana 3D”.
Esposte anche le opere degli altri finalisti. I progetti dei due fotografi, Silvia Mariotti e Marco Maria Zanin, incentrati sulla memoria, le installazioni “In sua movenza è fermo” de Gli Impresari, “Just one damn thing after the other” di Afterall, “Hotel Avogadro” di Deda Klodian, “3586 Solar System” di Leonardo Petrucci e “I ve caught Derek Jarman and Yves Klein looking at my desktop wallpaper” di Marco Strappato. Unica artista della categoria video, Elena Mazzi con “The financial singing” e, per la sezione scultura, Simona Andrioletti con “Summit”.
“La vera sfida – ah continuato talarico – è trovare delle idee nuove, degli spunti nuovi, un grande tema trattato con profondità dagli artisti è quello dell immigrazione, perché vediamo che ricorre nelle ultime edizioni ed è trattato in maniera molto profonda”.
Sono stati assegnati, inoltre, dei premi speciali dai principali sostenitori del Talent Prize, prima fra tutti la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo che ha selezionato Simona Luchian, con l opera “Supporto per immagine”, mentre Guido Talarico ha scelto Domenico Laterza per la scultura “Dancer”.
“Questo è il premio speciale della nostra casa editrice – ha concuso il direttore di ‘Inside Art’ – una tecnica con cui l autore ha voluto raccontare la pubblicità, dei flyer pubblicitari e trasformarli nel movimento di un onda, un richiamo ad Andy Warhol, la pubblicità quindi come comunicazione artistica”.
