Roma – Sono migliaia i tassisti e gli ambulanti che sono scesi in piazza a Roma per protestare rispettivamente contro un emendamento del Milleproroghe che favorirebbe – secondo loro – il mercato libero e quindi le auto Ncc o Uber, e la direttiva europea “Bolkenstein”, che prevede l’obbligo di rimessa al bando per alcune concessioni pubbliche.
La manifestazione è iniziata in mattinata con cartelli e fischietti in una piazza Montecitorio blindata da camionette e cordoni di polizia.
Folla di manifestanti e tanti striscioni anche davanti Palazzo Chigi: tassisti di Napoli, Bari, Torino, Fiumicino, arrivati al sesto giorno di sciopero.
Numerosissimi anche gli ambulanti – contrari alla direttiva europea emanata nel 2006 e approvata dal governo italiano nel 2010 – che si sono diretti alla sede del Partito democratico, dove si sono registrate tensioni con le forze di polizia in tenuta anti-sommossa, poi sfociate in incidenti.
Quattro le persone fermate in queste circostanze, tra cui – secondo la questura – due appartenenti al movimento romano di Forza Nuova; una terza persona è stata fermata per atti di violenza con un tirapugni, mentre una quarta è stata fermata per il lancio di bombe carta. Quattro i feriti tra gli agenti di polizia, tre tra i manifestanti.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha dato ragione ai tassisti, incontrando un gruppo di manifestanti a Piazza Venezia:
“Noi ovviamente siamo con voi, ma voi lo sapete. Il servizio del trasporto pubblico non di linea è fondamentale, il biglietto da visita della città, per cui deve essere regolamentato, può essere sicuramente migliorato, però le riforme dall’alto non ci piacciono, sicuramente complicano tutto il sistema”.