Roma – Dopo una dozzina di spy-stories che hanno venduto più di 70 milioni di copie, lo scrittore britannico Frederick Forsyth, ha confidato di voler deporre la penna su consiglio della moglie, che lo trova “troppo vecchio”.
“Ho esaurito i temi di discussione e sono stanco. Non posso semplicemente stare seduto a casa e scrivere un piccolo bel romanzo nel mio studio, devo uscire e andare in posti come Mogadiscio, Guinea Bissau, entrambi posti terribili in modi differenti”, ha rivelato l’autore de “Il giorno dello sciacallo” e “I mastini della guerra”.
Più giovane pilota della Raf (Royal Air Force), il giornalista Forsyth era in Biafra per la Bbc durante la guerra in Nigeria (1967-1970). I suoi romanzi sembrano dei veri reportage giornalistici e la dimensione internazionale è fondamentale: “L’ultimo libro, il romanzo ‘La lista nera’ (Kill List, ndr), mi ha spinto fino a Mogadiscio per una settimana e mia moglie, che è una donna franca, mi ha detto ‘se lo rifai, penserò seriamente al divorzio’. E non voglio che accada”.
Sul romanzo di spionaggio e fantapolitica “Quarto Protocollo”, lo scrittore, 78 anni, ricorda: “Ricordo che in ‘Quarto protocollo’ è stata posta la questione di come produrre un’arma nucleare in miniatura e farla esplodere; sono allora stati fatti alcuni cambiamenti per essere sicuri che non funzionasse, non volevamo che qualcuno lo facesse!”.