Rimini – Roberto Sancinelli, presidente della Montello Spa, spiega da Ecomondo ad askanews il case history di un’azienda paradigmatica del percorso di riconversione industriale, dalla siderurgia alla green economy. Tutto inizia con la crisi dei rifiuti in Lombardia:
“Diverse sono state le crisi siderurgiche in Italia, il periodo è 1994-1995, cioè l’ultima delle grandi crisi. Abbiamo deciso di chiudere e riconvertire in nuova attività. C’è stata in quel periodo una emergenza rifiuti, la Montello allora prestò delle sue strutture proprio per ammasso, spedizione del rifiuto anche fuori dell’Italia per conto della provincia di Bergamo ma anche della regione Lombardia. Ed abbiamo così visto che il rifiuto che arrivava da noi, per essere caricato su vagoni verso inceneritori fuori dall’Italia, oppure verso discariche vicine, era pieno di materiali che potevano avere ancora un valore”.
“Siamo poi passati – prosegue Sancinelli – da un’iniziale attività a livello artigianale ad una vera attività industriale, con investimenti importanti, ed oggi l’azienda rappresenta un punto di riferimento per la plastica e per il sistema Corepla di raccolta, perchè noi ricicliamo 150 mila tonnellate annue di plastica, tutta e solo da raccolta differenziata domestica e 369 mila tonnellate di umido organico da raccolta differenziata servendo un bacino di 5 milioni di abitanti”.
