Roma – Lybra, Gemini e Grigua; sono i nomi scelti dai piloti del porto di Genova per le tre nuove pilotine che sostituiranno le vecchie imbarcazioni distrutte nel crollo della torre dei piloti avvenuto il 7 maggio del 2013. Nella tragedia, causata da una manovra errata della nave cargo Jolly Nero che urtò la torre facendola crollare, persero la vita nove persone.
Le tre nuove imbarcazioni, che permetteranno ai piloti dello scalo del capoluogo ligure di tornare finalmente alla piena operatività quasi 4 anni dopo l’incidente, sono state varate nello specchio d’acqua davanti al Galata Museo del Mare, alla presenza del presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco.
Grande soddisfazione per il battesimo delle tre nuove pilotine, realizzate anche grazie a contributi statali, è stata espressa dal comandante dei piloti del porto di Genova, John Gatti. “È un altro tassello che viene messo a posto – ha detto – dopo la caduta della torre abbiamo dovuto gestire l’emergenza immediata. Gestire la situazione non è stato facile. Dopo il primo passaggio, siamo arrivati a quello che era dover ripristinare la flotta, dimezzata dal crollo. Oggi è un giorno importante”.
L’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante della Capitaneria di porto di Genova, ha lanciato invece un accorato appello affinché venga realizzata in tempi rapidi la nuove torre dei piloti. “Nell’ultimo comitato portuale che ho presieduto – ha commentato – è stata richiesta una riflessione. Mi auguro che la torre si faccia presto, perché un porto come quello di Genova non può non avere la torre”.