Parigi – Dopo circa un mese dalla riapertura di uno dei cold case più noti di Francia, il cosiddetto Affaire Gregory, l’ex giudice Jean-Michel Lambert, il primo che istruì il caso per la morte del piccolo nel 1984, è stato trovato morto in casa sua con una busta di plastica legata attorno alla testa. Una morte che entra a far parte a pieno titolo della vicenda che dura da oltre 32 anni e che ancora non ha visto nessuna condanna.
La polizia giudiziaria di Angers e la Procura di Le Mans hanno aperto un’inchiesta sulla morte dell’ex giudice, che era stato accusato del fiasco delle indagini e che aveva rivelato alla stampa particolari delle indagini appena iniziate. Secondo i primi elementi disponibili il corpo di Lambert è stato scoperto da una vicina. In casa non è stato rilevato alcun segno di effrazione.
La morte del piccolo Gregory Villemin, uno dei misteri più fitti del dopoguerra francese, si trova al centro di una rete di odii e vendette familiari che la polizia non è mai riuscita a sciogliere del tutto. Il corpo senza vita del bimbo fu rinvenuto con le mani e i piedi legati nelle acque del fiume Vologne, nell’Est della Francia, il 16 ottobre 1984. Una tragedia che avviò una contorta saga legale e familiare che ha appassionato la Francia per 32 anni.