Parigi – I candidati alle presidenziali francesi si presentano in buon ordine davanti a una selezionata assise di organizzazioni imprenditoriali, tra cui il Mouvement des entreprises de France, la Confindustria transalpina, per esporre i propri programmi economici.
A proposito dei tre candidati più accreditati, il numero uno del Medef, Pierre Gattaz, in diverse occasioni ha dichiarato di ritenere il programma di François Fillon quello più pragmatico e più vicino alle esigenze degli imprenditori, manifestando diverse critiche ad alcune misure proposte da Emmanuel Macron ed esprimendo viva inquietudine nei confronti dei programmi di Marine Le Pen.
Il candidato centrista indipendente ha voluto per primo rassicurare gli interlocutori.
“Il cuore dell’azione che intendo portare avanti riguarda una politica d’investimenti, di occupazione e di competenze”, ha detto Macron. “Al cuore della mia battaglia ci sono gli investimenti privati e questo presuppone di perseguire e dare stabilità a una politica di sgravi alle imprese. Perché se non ci sono margini per le imprese, non ci sono investimenti”.
Macron ha poi affrontato il delicato problema della globalizzazione: “Siamo immersi nella globalizzazione. Tutti i grandi paesi sono immersi nella globalizzazione. Il vero problema è che non siamo riusciti, nei quindici anni precedenti, a stabilire una regolamentazione intelligente di questa globalizzazione e a spiegarla, correttamente, ai nostri concittadini”, ha concluso il Il candidato di “En Marche”.
