Milano – I 14 studenti del master Food Innovation Program hanno fatto tappa a Singapore, ponte tra oriente e occidente, dove sono in atto meccanismi destinati ad avere un forte impatto non solo sui processi di produzione, ma anche sulle possibili soluzioni a grandi problemi come la malnutrizione e l’obesità. Questa è stata l’ultima tappa della prima parte della Food Innovation Global Mission. Sara Roversi, direttrice esecutiva del food innovation program
“E’ stato un tour entusiasmante che è partito il Italia e poi ci ha portato in Olanda, America dove abbiamo visitato la mecca dell’innovazione e poi siamo arrivati in Asia. E’ stato veramente ispirante perchè abbiamo capito quanto siamo diversi e quanto c’è ancora da fare soprattutto sui temi cari come food waste, sicurezza alimentare”.
Durante la tappa a Singapore gli studenti hanno partecipato a un workshop sui nuovi metodi per trovare soluzioni alla malnutrizione e all’obesità nel Continente asiatico. A fare da facilitatore Matteo Vignoli, direttore accademico Fip ed esperto di design thinking: “Questo viaggio ci ha trasformati, perchè entrare in contatto con i problemi delle persone ogni giorno è il modo migliore per ispirarci a risolverli. Il contatto con il mondo è un privilegio e quindi i nostri ragazzi si dedicheranno da oggi in avanti a far sì che le loro idee e intuizioni sia a servizio di un mondo migliore attraverso il cibo”.
La tappa a Singapore ha coniugato le visite ai maggiori centri di ricerca del Paese con le esperienze dirette nelle realtà imprenditoriali locali, scoprendo per esempio esperimenti come quello del Rong Heng Seafood, il ristorante dove i camerieri in carne e ossa si fanno aiutare dai loro “colleghi” robot.
