Palermo – Il giallo sulla candidatura a sindaco di Palermo di Ismaele La Vardera, candidato alle ultime elezioni comunali del capoluogo siciliano sostenuto da Noi con Salvini e Fratelli d’Italia. Montatura o no? La Vardera, in passato collaboratore del programma tv Le Iene, avrebbe inscenato ad arte tutta la campagna elettorale, che lo ha visto giungere quarto dietro Leoluca Orlando, Fabrizio Ferrandelli e Ugo Forello, con tanto di manifesti, video di propaganda, e composizione delle liste. Il tutto sotto l’occhio attento delle telecamere, alcune anche nascoste, che lo riprendevano costantemente in una sorta di Truman Show finalizzato alla realizzazione di un docufilm. Un filmato per raccontare intrecci e retroscena elettorali della politica palermitana.
Dal canto suo, La Vardera ha smentito categoricamente la notizia, rassicurando i suoi elettori.
“Voglio tranquillizzare tutti i miei elettori: la mia candidatura non è affatto un bluff. Io fino alla fine ho incontrato la città esponendo le mie idee per cambiare Palermo, ma purtroppo non ce l’ho fatta. Complimenti a Orlando”, ha detto.
Intanto però, è forte il coro di condanna da parte dei cittadini palermitani, che si sono sentiti presi in giro dal giovane candidato; alla condanna si sono unite le voci dei due leader nazionali dei partiti che lo sostenevano: Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
“Negli ultimi giorni, per questioni di trasparenza e lealtà, ho raccontato qual era la mia idea. In tanti l’hanno presa bene, in molti purtroppo no. Io spero che questo documentario possa raccontare la politica. Anche perché, nel raccontare la politica e nell’essere trasparente, che male c’è?” ha dichiarato La Vardera.