Roma, – La fuga di notizie sull indagine Consip “costituisce un caso eclatante che rischia di minare la credibilità degli organi inquirenti”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, nel corso del plenum, sottolineando che “l episodio a tutti noto, ci impone una riflessione non più rinviabile circa gli strumenti organizzativi più idonei a tutelare il segreto investigativo e assicurare il rispetto del divieto di divulgazione di atti coperti da segreto”.
“Il Csm pur nella limitatezza dello spazio della normazione secondaria può e deve affrontare con la circolare sulle procure anche il delicato tema della tutela del segreto investigativo. L episodio di questi giorni ci dimostra che è necessario individuare la catena delle responsabilità all interno degli uffici di procura e del rapporto tra le procure e la polizia giudiziaria. Credo che sia eclatante il fatto che un intera informativa, composta da oltre 1000 pagine sia transitata dall area della riservatezza, affidata a ben due procure, verso diversi organi di informazione, né possiamo prendercela con gli organi di informazione. Credo che occorra prestare le misure organizzative più idonee, più efficaci per evitare che questo si ripeta e per fare in modo che la tutela della riservatezza sia effettiva” ha detto Legnini.