Genova – Quattro persone ritenute appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese e da anni residenti nel Tigullio, in provincia di Genova, sono state arrestate dalla polizia con l’accusa, a vario titolo, di usura ed estorsione aggravate dall’uso di metodi mafiosi, esercizio abusivo di attività finanziarie, traffico di stupefacenti e riciclaggio di denaro di provenienza illecita.
L’indagine, dice il pm di Genova Alberto Lari, è la dimostrazione della diffusione degli interessi economici delle ‘ndrine, in questo caso Rodà-Casile, nella zona.
Dal nostro punto di vista è la dimostrazione che c’è, che ha attività diversificate tipiche dell’associazione mafiosa, l’usura aggravata, l’estorsione, i prestiti, il traffico di deroga, oltre che alle armi, il traffico di rifiuti e il voto di scambio che avevamo già accertato. Un’associazione che non si fa mancare nulla dal punto di vista delle associazioni criminose rispetto alla mafia tradizionale”.
Nel corso delle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Genova, nel giugno del 2016 erano già state tratte in arresto otto persone, tra cui l’allora sindaco di Lavagna Giuseppe Sanguineti e l’ex parlamentare Gabriella Mondello ed erano stati sequestrati beni immobili e società per decine di milioni di euro.