Roma – La polizia di Stato di Caserta, il Centro Operativo D.I.A. di Napoli, con la collaborazione del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia e della compagnia carabinieri di Casal di Principe, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 31 persone – 29 in carcere e 2 agli arresti domiciliari – ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsioni, commesse con l aggravante della metodologia camorristica.
Oggetto delle indagini le attività illecite messe in atto dal clan dei Casalesi – gruppo Bidognetti, attivo nell’intera provincia di Caserta e nel basso Lazio.
Nel blitz sono finite anche le due figlie di Francesco Bidognetti, storico boss del clan dei Casalesi noto come “Cicciotto ‘e mezzanotte”: la 35enne Katia e Teresa di 27 anni, rispettivamente in carcere e ai domiciliari perché in attesa di un bambino.
Misura restrittiva in cella anche per la nuora del capoclan, moglie del secondogenito. Le donne erano tutte incensurate ma, secondo quanto emerso dalle indagini, ricoprivano un ruolo di vertice all’interno dell’organizzazione criminale.
Una misura cautelare è stata notificata nel carcere dell’Aquila anche allo stesso Francesco Bidognetti, rinchiuso al 41bis. Arrestato pure Vincenzo Bidognetti, non imparentato con il boss, ma l’unico autorizzato ad avere rapporti con le donne del clan facendo da tramite con gli affiliati.