Stoccolma – Nonostante la paura dopo l’attacco terroristico che ha causato 4 morti e 15 feriti, Stoccolma resta una città “aperta”. Parola del sindaco della capitale svedese, Karin Wanngard che si è detta orgogliosa della reazione all’attentato dei suoi concittadini.
“I cittadini di Stoccolma sono stati formidabili – ha detto – hanno creato l’hashtag #OpenStockholm, hanno aperto le loro case, hanno preso le loro auto, dando la possibilità a molte persone di tornare a casa quando la metropolitana è stata chiusa. Abbiamo dei cittadini eccezionali”.
“Continueremo sempre a discutere di immigrazione – ha concluso il sindaco – siamo una città aperta e continueremo a esserlo, continueremo ad aprire le nostre porte ad altre persone provenienti da tutto il mondo, in fuga dalla guerra o dal terrorismo in altri Paesi”.
Una grande lezione di civiltà, dunque, mentre altri Paesi si arroccano sui posizione di chiusura e protezionismo. E anche se, comprensibilmente, il premier svedese Lofven ha promesso controlli più serrati alle frontiere, la Svezia resta un Paese pronto a dare accoglienza a chi fugge da dolore e sofferenza.
Sul fronte delle indagini, intanto, la Polizia svedese ha confermato le indiscrezioni secondo le quali a bordo del camnion schiantatosi contro la folla nel centro della capitale svedese, c’era dell’esplosivo, un ordigno artigianale contenuto in un sacchetto, probabilmente portato a bordo dal 39enne uzbeko arrestato con l’accusa di essere l’autore dell’attacco.