Milano – Come si addestrano gli astronauti, come è fatta la Stazione Spaziale Internazionale, come e cosa si mangia nello spazio. A queste domande darà una risposta Annalisa Scarrone con “Tutta colpa di Galileo”.
Un nuovo docu-viaggio di tre puntate, da domenica 4 dicembre, in seconda serata su Italia 1, nato sull’onda di “Tutta colpa di Einstein” al Cern di Ginevra. Ora la cantante, che è laureata in fisica, invita a esplorare l’infinitamente grande dell’Universo, appunto sulle orme di Galileo.
“Lo spazio, l’avventura degli astronuauti nello spazio è un mondo che fa parte dei nostri sogni di bambini, della nostra immaginazione, con quelle domande ataviche che ritornano sempre: che cosa c’è dopo il cielo, cosa vuole dire infinito, non vedo l’ora che di condividere questa bellissima esperienza con chi la guarderà perchè merita”.
Un viaggio, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e italiana (ASI), il Centro Astronautico Europeo (EAC) di Colonia, in cui Annalisa si è messa anche alla prova.
“Io ho sperimentato la centrifuga che è già una esperienza tosta, perchè girare su questo aggeggio che ti fa avvicinare alla sensazione di assenza di gravità ed è davvero tosta anche se io la ho provata a una velocità inferiore a quella con cui si addestrano loro. Figuriamo cosa provano loro quando fanno questo tipo di allenamento”.
Molti i personaggi incontrati che svelano i segreti della corsa dell’uomo verso lo spazio: dalla professoressa Amelia Ercoli-Finzi – prima donna italiana laureata in Ingegneria Aerospaziale, agli astronauti italiani Cristoforetti, Parmitano e Nespoli.
“Tra tutti mi ha colpito il carisma di Paolo Nespoli perchè è stato quasi un uomo da spettacolo, oltre a tutti le altre cose ci ha proprio avvolto con la sua energia e ci ha fatto sognare di essere con lui nello spazio”
Un’avventura targata DueB Produzioni di Luna Berlusconi che prova a cercare spazio in televisione per la scienza e la cultura raccontate però in modo nuovo, semplice e anche un pop.
“Questo è stato il voler continuare sulla scienza, sulla fisica per poi, si spera nelle future edizioni, passare ad argomenti diversi ma sempre di grande eccellenza sia italiana che europea”.