Milano – Nel giorno della festa delle donne e dello “sciopero generale globale” per dire no alla violenza di genere, un corteo colorato, pacifico, vivace e rumoroso ha attraversato il centro di Milano dopo essere partito intorno alle 10 da piazza Cairoli dietro lo striscione “Le strade libere le fanno le donne che le attraversano”. A sfilare sono state circa 1.500 persone, in maggioranza studentesse e studenti delle scuole superiori e militanti dei centro sociali, insieme con attivisti del sindacalismo di base che hanno indetto lo sciopero, ai lavoratori della conoscenza e del Comune di Milano iscritti alla Cgil.
Lungo il percorso, alcuni manifestanti hanno dato vita a dei momenti di protesta simbolica come ad esempio davanti al negozio “Zara” in piazza Duomo, dove hanno aperto lo striscione con la scritta “Ci vogliono barbie, ci avranno matrioske” e sono stati incollati dei volantini alle vetrine, per protestare contro la “rappresentazione stereotipata del corpo della donna” da parte dei marchi di moda. Poco più avanti delle studentesse hanno annunciato di voler piantare dei semi di marijuana nelle aiuole di fronte al Duomo e poi hanno appeso tra due palme uno striscione antiproibizionista dedicato al 16enne di Lavagna suicidatosi dopo essere stato sorpreso dai finanzieri con 10 grammi di hashish.