Roma, – Bergamo solidale, con quasi ventimila persone in fila per mangiare la pasta all’amatriciana a sostegno delle popolazioni vittime del terremoto del centro Italia. Un’idea che ha raccolto aziende, enti e organizzazioni della città orobica e ha fruttato più di 170mila euro. Dieci euro l’amatriciana per adulti, cinque per i bambini. La soddisfazione di Angelo Agnelli, Coe di Pentole Agnelli, fra i promotori: “In pochissime ore, in due giorni siamo riusciti a portare in piazza ventimila persone che hanno consumato questa amatriciana facendo beneficenza, facendo vedere che Bergamo è una città pronta, una città che si attiva e i cittadini si mobilitano”.
Dai tavoli alle cucine al cibo, dall assicurazione ai servizi igienici, fino alle pentole. Tutto frutto di donazioni. Come la materia prima fra cui 1.500 kg di pasta, 2mila di pomodoro, 400 di cipolle, 500 di guanciale e pancetta, 100 di pecorino… e 500 volontari.
Una prima destinazione dei fondi nelle parole del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, anche lui ai fornelli: “La cosa più urgente è acquistare dei container. Nel frattempo abbiamo dato l’ok sull’acquisto di un pulmino che servirà per trasportare i cuochi e i viveri in loco, visto che la Federazione cuochi italiani sta seguendo quattro mense in zone colpite dal terremoto”.
La Federazione Italiana Cuochi è impegnata sul territorio del sisma fin da agosto. Il dirigente della Fic è chef Fabrizio Camer: “Abbiamo trovato una fortissima solidarietà e tutti i prodotti senza spendere un euro. Abbiamo pagato zero e questa è stata la forza di Bergamo, delle persone che hanno dato una mano. Ma la forza è stata anche le diciottomila persone in coda ad aspettare pazientemente il piatto di pasta”.