I fatti sono noti a tutti. L’accusa a Kevin Spacey in primis e il suo allontanamento dalla serie tv a sfondo politico, più celebre in assoluto: House of Cards. Tuttavia, bisogna pur dire, che le ultime due stagioni (ma soprattutto l’ultima) della serie TV che ha entusiasmato persino Obama, sono state molto criticate: lente – se non addirittura lentissime – con un intreccio sempre più intimo, ma sempre meno politico. La stagione della politica cattiva, aveva perso la presa sulla serie TV prodotta da Netflix, e – in questa parabola discendente – è arrivata la notizia di Kevin Spacey, ovvero il cattivo per definizione. Cattivo che, a ben vedere, non si fermava alla sola recitazione. Oggi per la prima volta ne parla la sua collega Robin Wright (la moglie Claire nella serie), che da quel dì non ha mai parlato di Spacey, se non questa volta, con una intervista a Indiewire. Intanto, la curiosità dei fan è sapere come sarà quest’ultima stagione di House of Cards, con la quale si concluderà tutta la saga ispirata dal romanzo omonimo di Michael Dobbs pubblicato nel 1989.
House of Cards: per la prima volta Robin Wright parla di Kevin Spacey
Ho provato una profonda tristezza nell’apprendere la notizia…
Se sia stato corretto averlo licenziato? Non so dirlo con certezza. Ma credo che, a quel tempo, lo shock è stato così intenso per tutta la nazione per molte ragioni, molte storie e molte persone. Tutti quanti hanno pensato che fosse rispettoso farsi da parte.
È sempre stato gentile con me, mi ha sempre rispettato. Questa è stata la mia esperienza personale, mi sento di aver il diritto di dirlo. Non conoscevo l’uomo, ma soltanto l’incredibile attore che è. Eravamo colleghi e nient’altro fuori dallo spazio di lavoro.
Immagine di copertina: House of Cards
