Tre scuole elementari nello stato di New York hanno vietato che i bambini scelgano le tute di “Squid Game” come costume per Halloween. Come spiega il New York Post, alcuni presidi hanno adottato questa restrizione dopo che si sono verificati casi di bullismo ispirati alla serie nelle scuole di Fayetteville-Manlius.
“A causa delle preoccupazioni per la potenziale natura violenta del gioco, non lo si ritiene appropriato per i momenti di ricreazione o nei temi discussione a scuola” – così si legge nella lettera inviata a tutte le famiglia della Mott Road Elementary School – “Un costume di Halloween ispirato questo show non soddisfa le nostre linee guida sui costumi scolastici perché veicola un potenziale messaggio violento”.
Il sovrintendente dell’istituto Dr. Craig Tice ha poi aggiunto che “nessun oggetto che può essere interpretato come arma, come spade giocattolo o pistole, dovrebbe essere portato a scuola e che i costumi non dovrebbero essere troppo cruenti o spaventosi in modo da non spaventare i nostri studenti più giovani”. Queste lettere si aggiungono alle tante critiche presentate dalle associazioni dei genitori nei confronti della popolare serie tv di Netflix. In Italia la Fondazione Carolina, la onlus dedicata a Carolina Picchio, la prima vittima acclarata di cyberbullismo in Italia, ha lanciato una petizione per fermare lo show.
Quello di Fondazione Carolina non è un atto censorio, ma risponde alla necessità di far fronte alla sconfitta dei parental control e alla crisi della genitorialità” – ha detto il segretario Ivano Zoppi – “Una debacle messa a nudo dai social e, soprattutto, dalle decine di segnalazioni che gli esperti per la sicurezza e il benessere digitale delle nuove generazioni hanno raccolto da tutta Italia. Di fronte allo sgomento di mamme e maestre delle scuole materne non bastano i buoni propositi, serve un’azione concreta. Non a caso la stessa Netflix suggerisce la visione della serie coreana per utenti sopra i 14 anni di età, eppure Squid Game, che sta battendo ogni record di visualizzazioni, impazza tra i giovanissimi. Il passaparola è inarrestabile, tanto che la serie diventa virale, anche tra i più piccoli.”
