Anche se ha lavorato con attori del calibro di Massimo Troisi, Marcello Mastroianni o Eduardo De Filippo, tutti conoscono il nome di Cloris Brosca per via della Zingara del programma Rai “Luna Park”, e di quella Luna Nera che, se compariva, faceva perdere al concorrente tutto quello che aveva accumulato fino a quel momento.
“La televisione in qualche maniera è stata una parentesi” – ha raccontato intervistata da Spy – “La Zingara mi ha permesso di essere conosciuta da un grande numero di persone, ma riguardava un ambito un po’ lontano da ciò che mi interessava davvero. In quel periodo ero talmente impegnata che non avevo neanche il tempo di pormi la domanda: ‘Ma come mi sento io in tutto questo? Come posso far volgere questa cosa verso i miei interessi, quelli teatrali?’. Ero troppo frastornata da tutta una serie di impegni. Quando mi sono fatta questa domanda, sono rimasta con la voglia di restare per un anno ferma per capire cosa volessi fare davvero e poi ho cominciato a buttar giù idee e testi per spettacoli teatrali”.
Dopo otto anni in onda, l’attrice è poi tornata a fare teatro. Ci ha tenuto a ribadire, però, che la sua distanza dalla tv non è stato un atto di snobismo, raccontando che per lei non stato facile gestire quel momento di popolarità e che, probabilmente per colpa del suo agente, non ha capito quali fossero le scelte più giuste da fare. “Mi sarebbe piaciuto partecipare a qualche fiction, o a spettacoli di intrattenimento, ma non mi sono mai proposta” – ha spiegato – “probabilmente non ho avuto l’agente giusto che mi facesse capire quale fosse la direzione da prendere”.
Cloris oggi non ha rimpianti e considera il teatro la sua vera casa: “Io sono felice a teatro, non è un ripiego” – conclude – “Il mio lato creativo, qui, è appagato totalmente”.
Foto: Dilei
