Era il 1963 quando uscì uno dei più grandi capolavori di Bob Dylan, “Blowin’ in the Wind”. Una canzone pacifista, scritta in un periodo dove la guerra in Vietnam aveva spinto milioni di persone a scendere in piazza per chiedere la pace. Dylan stesso scese più volte tra le folle per manifestare, portando la sua musica e le sue canzoni ancora oggi inni per la pace.
“Blowin’ in the Wind” è stata scritta quasi 60 anni fa, ma ancora oggi rimane uno dei brani di Bob Dylan più ascoltati e apprezzati. Ed è proprio l’ultima asta, nella quale è stata venduta la primissima registrazione in studio della canzone risalente al 1962, che ci restituisce la conferma di quanto sia ancora meravigliosamente apprezzata.
Un’asta da record per Bob Dylan e la sua “Blowin’ in the Wind”
Un’unica copia, autografata, in formato analogico è stata venduta all’asta da Christie’s a Londra per 1.482.000 sterline, pari a 1.769.500 di dollari.
Una nuova versione creata con un formato altrettanto inedito: Ionic Original, un formato di musica analogica sviluppato dallo storico collaboratore T Bone Burnette per la sua società NeoFidelity.
Secondo Burnette questa nuova incisione offre un suono di qualità migliore rispetto al digitale, al vinile e ai CD.
«Sessant’anni dopo Bob ci regala una nuova registrazione, rilevante per i nostri tempi, ma anche evocativa di decenni di vita e di esperienza dell’artista», aveva commentato Burnett.
Prima della sua vendita i e la fan lo hanno persino potuto ascoltare prendendo un appuntamento privato con le sedi di Christie’s a Los Angeles, New York e Londra.
Bob Dylan oggi continua la sua tourneé, sospesa a causa della pandemia, che lo porterà a suonare in tutto il mondo ed emozionare milioni di persone.
Non solo, il premio Nobel per la letteratura, ha deciso di regalare ai suoi e alle sue fan un nuovo libro “Philosophy of Modern Song”, con oltre 60 saggi di artisti come Nina Simone, Hank Williams e Elvis Costello.
«É una delle canzoni più importanti dell’ultimo secolo», ha detto Peter Klarnet, uno specialista di Christie’s che condivide «la passione di Burnett per l’eccellenza sonora del suono analogico».
Foto: LaPresse.
