Sanremo

Ore di tensione fra Rai e il comune di Sanremo: a rischio il Festival 2026?

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Pubblicato il 06/03/2025
Di Team Digital
Ore di tensione fra Rai e il comune di Sanremo a rischio il Festival 2026


Si fanno sempre più tesi i rapporti tra la Rai e il Comune di Sanremo a causa dell’organizzazione delle future edizioni del Festival. La decisione del TAR della Liguria, che come vi avevamo già raccontato nei mesi scorsi ha stabilito l’obbligo di un bando pubblico per l’assegnazione dell’evento a partire dal 2026, ha acceso uno scontro istituzionale che potrebbe avere conseguenze importanti sulla kermesse musicale più amata dagli italiani.


La decisione del TAR e la reazione della Rai


Lo scorso dicembre, il TAR ha stabilito che il Comune di Sanremo dovrà indire una gara pubblica per affidare il Festival, aprendo la possibilità che possa essere gestito da un soggetto diverso dalla Rai. Questa decisione ha provocato una crescente tensione tra le due parti, culminata con l’approvazione da parte del Comune della delibera che dà il via alla procedura per assegnare l’evento per il triennio 2026-2028, con possibile proroga biennale.


Secondo quanto riportato da Ansa, la Rai non ha gradito questa mossa: ai vertici di Viale Mazzini si evidenzia la contraddittorietà del Comune, che da un lato ha annunciato il ricorso contro la sentenza del TAR, ma dall’altro ha avviato il bando per l’assegnazione dell’evento.


Il Festival 2026 sarà sempre Rai? Le richieste del comune e le parole del sindaco di Sanremo


Il bando prevede che il vincitore della gara dovrà riconoscere al Comune un corrispettivo non inferiore a 6,5 milioni di euro e una quota pari ad almeno l’1% degli introiti pubblicitari e dello sfruttamento del marchio. Inoltre, dovrà farsi carico di tutti i costi legati alla realizzazione del Festival, compreso un palco esterno per le esibizioni in diretta.


Un’altra condizione riguarda la trasmissione di eventi collaterali: chi si aggiudicherà l’appalto dovrà trasmettere Sanremoinfiore e almeno altre due manifestazioni decise dal Comune, in diretta o in leggera differita. Possono partecipare alla gara solo operatori nazionali con un canale generalista in chiaro e comprovata esperienza nell’organizzazione di eventi di rilievo.


Questa decisione potrebbe rappresentare una svolta storica per il Festival di Sanremo, che da decenni è indissolubilmente legato alla Rai. Se l’azienda di Stato non dovesse aggiudicarsi il bando, il Festival potrebbe essere trasmesso su un’altra rete, con un cambio che rivoluzionerebbe l’intero panorama televisivo italiano.


Il sindaco di Sanremo ha sottolineato come il Comune abbia lavorato con attenzione per raggiungere questo risultato, ritenendo che le nuove condizioni permetteranno di valorizzare ulteriormente il marchio Festival. Tuttavia, resta da vedere se la Rai deciderà di partecipare alla gara o se la situazione porterà a nuovi scontri tra le istituzioni coinvolte.


Foto: LaPresse.


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