Manca sempre meno all’evento musicale più atteso (e discusso) d’Europa: l’Eurovision Song Contest 2025. Quest’anno la finale si terrà a Basilea, in Svizzera, nella futuristica St. Jakobshalle, dove 37 Paesi si sfideranno a colpi di note, look improbabili e coreografie spettacolari. L’atmosfera si preannuncia elettrica, i fan sono già in fermento, e il countdown è ufficialmente partito.
Come ogni anno, si moltiplicano le scommesse su chi porterà a casa il trofeo. Ma stavolta, a giocare d’anticipo non ci sono solo i bookmaker o i fan più agguerriti: anche l’intelligenza artificiale ha deciso di dire la sua. Analizzando dati, tendenze musicali, storie passate dell’Eurovision e le probabilità attuali secondo i principali siti di scommesse, proviamo a capire: chi ha davvero le carte in regola per vincere?
Svezia – KAJ con “Bara Bada Bastu”
Al primo posto tra i favoriti troviamo la Svezia, rappresentata in modo insolito dal trio finlandese KAJ. La loro canzone, “Bara Bada Bastu”, è un inno nostalgico e divertente al mondo delle saune (sì, davvero) e ha già conquistato il pubblico con la sua ironia e originalità. È anche la prima volta dal 1998 che la Svezia porta una canzone interamente in lingua svedese. Secondo le stime attuali, hanno circa il 25% di possibilità di vincere. Sono i veri favoriti? L’IA dice di sì, almeno per ora.
Austria – JJ con “Wasted Love”
Occhio all’Austria, che si presenta con JJ, una giovane artista viennese con una voce potente e una canzone pop-lirica dal titolo “Wasted Love”. Il brano è già diventato virale in diversi Paesi e ha tutte le carte per conquistare sia la giuria che il televoto. Le sue chance di vittoria si aggirano intorno al 16%. Non è da sottovalutare, soprattutto se consideriamo quanto l’Eurovision ami le ballate emotive ben costruite.
Francia – Louane con “Maman”
Louane non ha bisogno di presentazioni: la cantante e attrice francese è amatissima in patria e non solo. Con “Maman”, un brano toccante e personale, ha colpito dritto al cuore molti ascoltatori. Le sue probabilità di vittoria si attestano intorno al 12%, ma sappiamo bene che la Francia spesso sorprende nei momenti clou. Potrebbe essere la dark horse della serata.
Italia – Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”
E l’Italia? A rappresentarci c’è Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”, una canzone che ha fatto faville a Sanremo e totalizzato milioni di stream. Il pezzo ha uno stile retrò e una poetica surreale che potrebbe conquistare chi cerca qualcosa di diverso dal solito. Tuttavia, i bookmaker lo tengono fuori dalla top 10, con solo il 2% di probabilità di vittoria. L’IA è cauta ma ottimista: non è la prima volta che l’Italia sorprende.
Belgio – Red Sebastian con “Strobe Lights”
Il Belgio punta sulla nostalgia anni ’90 con Red Sebastian e il suo brano “Strobe Lights”, che richiama l’atmosfera dei rave con un sound elettronico deciso. Nonostante non sia tra i primissimi favoriti, ha già guadagnato consensi in patria e potrebbe spiazzare tutti con una performance live memorabile.
Israele – Yuval Raphael
Israele è in gara con Yuval Raphael, un artista carismatico con una presenza scenica magnetica. Anche se la canzone non è ancora stata rilasciata ufficialmente in tutte le piattaforme, la stampa specializzata e l’IA lo tengono d’occhio: la probabilità di vittoria è stimata attorno al 10%.
Paesi Bassi – Claude
Chiude la lista dei principali contendenti Claude, giovane talento dei Paesi Bassi, già noto per il singolo virale “Ladada (Mon Dernier Mot)”. La sua proposta per l’Eurovision unisce freschezza pop e melodia accattivante. Ha circa il 6% di possibilità di vittoria e potrebbe essere uno di quelli che guadagnano terreno rapidamente, soprattutto con una performance ben confezionata.
L’Eurovision 2025 si prospetta ricco di colpi di scena, contaminazioni musicali e—come sempre—un pizzico di follia. Secondo l’intelligenza artificiale, Svezia e Austria sono i favoriti sulla carta, ma in un concorso dove ogni dettaglio conta (dalla scenografia alla nota finale), nulla è davvero deciso fino all’ultimo voto. E poi, l’Eurovision ci ha insegnato una cosa: aspettatevi l’inaspettato.
Hai già il tuo preferito?