L’11 gennaio del 1999, dopo una lunga malattia, ci lasciava Fabrizio De André. A distanza di 25 anni il cantautore genovese continua ad emozionare con la sua musica e ad influenzare l’industria musicale odierna, tanto che in suo onore verranno ripubblicati 13 dei suoi album.
La ripubblicazione dei suoi album è una delle tante iniziative che in questo 2024 verranno portate avanti per ricordarlo. Giusto pochi giorni fa a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, si è tenuta la serata in suo onore dove due targhe del “Premio Fabrizio De André” sono state consegnate a Madame e Samuele Bersani.
Fabrizio De André: per i 25 dalla scomparsa ristampati 13 album
La ripubblicazione si inserisce nel progetto “Way point. Da dove venite… dove andate?”, pensato per ripassare la carriera e la vita del cantautore attraverso le sue parole, il suo pensiero, la sua visione e i suoi ‘viaggi’.
I 13 album di Fabrizio De André che saranno presto disponibili:
- “Volume 1” (1967)
- “Tutti morimmo a stento” (1968)
- “Volume 3” (1968)
- “La buona novella” (1970)
- “Non al denaro non all’amore né al cielo” (1971)
- “Storia di un impiegato” (1973)
- “Canzoni” (1974)
- “Volume 8” (1975)
- “Rimini” (1978)
- “Fabrizio De André / L’Indiano” (1981)
- “Crêuza de mä” (1984)
- “Le nuvole” (1990)
- “Anime Salve” (1996)
Gli album saranno ristampati in versione LP nero 180 gr e cd e i primi quattro saranno disponibili dal 16 febbraio ma il pre-order è già disponibile.
Perché Fabrizio De André viene chiamato ‘Faber’?
De André è conosciuto anche come ‘Faber’, come mai? Da dove nasce questo soprannome? È stato Paolo Villaggio, amico del cantautore, ad avergli attribuito il soprannome ‘Faber’. Tutto nasce dal fatto che De André utilizzava i noti pastelli del marchio ‘Faber-Castell’ per scrivere e per disegnare e Villaggio trovò la cosa divertente e per questo gli attribuì questo nomignolo.
Foto: LaPresse.