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Pubblicato il 02/01/2017
Di Team Digital

RDS Tecnologia - Speciale

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L’ITALIA SULLA LUNA NANO SATELLITE


Un selfie spaziale ad alta risoluzione immortalerà il sorvolo della Luna da parte della navetta americana Orion nel 2018 e il “fotografo” sarà ArgoMoon, un nano satellite Made in Italy creato dall’azienda torinese Argotec. Oltre a scattare foto della missione, dovrà anche testare sistemi innovativi di comunicazione. David Avino, fondatore e numero 1 di Argotec. “ArgoMoon è un satellite di piccole dimensioni, circa 30x20x10 cm ed è la prima volta che un satellite di queste dimensioni viene lanciato nel Deep space, quindi in orbita lunare”.


SOLAR IMPULSE 2


L’aereo solare Solar Impulse 2 ha portato a termine il giro del mondo, atterrando all’aeroporto di Abu Dhabi da dove era partito il 9 marzo del 2015; diventando in tal modo il primo aereo a energia pulita a completare una simile impresa, volando di giorno e di notte grazie all’energia solare per oltre 42.000 chilometri attraverso quattro continenti, in 17 tappe e oltre 500 ore di volo che hanno richiesto in tutto un anno e 4 mesi, senza mai ricorrere a una sola goccia di carburante. Nella sua ultima tappa dal Cairo ad Abu Dhabi, l’aereo era pilotato dallo svizzero Bertrand Piccard che si è alternato ai comandi con il socio André Borschberg. A lui l’onore e l’onere di avere completato il volo record per promuovere le energie rinnovabili, con lo slogan “il futuro è pulito”.


SPUNTA UN NUOVO BOSONE?


Un bosone nuovo di zecca potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere la misteriosa natura della materia oscura. A ipotizzare l’esistenza della nuova particella un team di fisici sudafricani dell’High Energy Physics Group (HEP) presso l’Università di Johannesburg in un lavoro ancora in corso di pubblicazione. Diversamente dall’ormai celebre bosone di Higgs, che conferisce massa a tutto ciò che ci circonda, esseri umani compresi, la nuova particella definita bosone di Madala avrebbe una caratteristica peculiare: la capacità d’interagire con la sfuggente materia oscura.


LE ONDE GRAVITAZIONALI


In questa animazione si può ascoltare la conversione in suono delle onde gravitazionali emesse dalla collisione di due buchi neri, così come sono state captate per la prima volta lo scorso 14 settembre 2015, alle 10:50:45 ora italiana, dai due strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory (Ligo), negli Stati Uniti. La scoperta è stata annunciata l’11 febbraio dalle collaborazioni scientifiche Ligo e Virgo nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Washington, e in Italia a Cascina (Pisa). La scoperta conferma un’importante previsione della Relatività Generale di Albert Einstein del 1915.


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#1 - Episodio 1
10 Giu 2020 - 12:57
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