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Sterminate a causa della pesca massiva: dopo 56 anni le balenottere azzurre sono tornate nell’Oceano Indiano

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Pubblicato il 28/11/2023
Di Team Digital
Sterminate a causa della pesca massiva dopo 56 anni le balenottere azzurre sono tornate nellOceano Indiano


Negli anni ’60 la flotta baleniera sovietica portò alla scomparsa della balenottera azzurra in tutto l’Oceano Indiano. Erano 56 anni che non si vedevano questi esemplari rimanere per mesi nei mari intorno ai paradisi delle Seychelles, ma oggi, grazie ad un progetto di tutela e ad un monitoraggio costante, è stata rivelata la presenza di alcuni di loro in questi mari.


A riportare la notizia è la BBC che ha anche intervistato alcuni degli scienziati che stanno seguendo il progetto di tutela della balenottera azzurra: “Si scopre che se si smette di uccidere animali su scala di massa e si dà loro la possibilità di riprendersi, possono riprendersi” ha raccontato la dottoressa Kate Stafford.


La balenottera azzurra è tornata nelle acque dell’Oceano Indiano


Il numero delle balenottere azzurre è ancora una piccola percentuale rispetto al passato, e la specie è stata dichiarata a rischio di estinzione dall’Unione internazionale per la conservazione della natura.


“Questo è l’animale più grande mai esistito sul pianeta”, ha detto la dottoressa Stafford, aggiungendo: “Vogliamo scoprire dove stanno tornando. Sapere che c’è una popolazione intorno alle Seychelles è incredibilmente emozionante.”


Grazie ai dispositivi subacquei di registrazione i ricercatori sono riusciti ad intercettare il suono delle balenottere e constatarne il ritorno della balenottera azzurra.


“Ciò significa che le Seychelles potrebbero essere davvero la chiave per le balene blu”, ha detto Stafford, spiegando: “Cantano durante la stagione riproduttiva e pensiamo che probabilmente siano i maschi a cantare, in base a ciò che sappiamo delle altre balene. Quindi c’è anche la possibilità che le Seychelles siano un’area di riproduzione o di vivaio.”


Intorno alle Seychelles 400.000 chilometri quadrati sono ad oggi un’area protetta, nata come uno scambio di “debito per la natura”, con cui il Paese ha cancellato quasi 22 milioni di dollari del debito nazionale in cambio di un maggiore impegno per proteggere i suoi oceani.


Il dottor Jeremy Kiszka della Florida International University, uno degli scienziati a capo dello studio, ha dichiarato alla BBC che la diversità e l’abbondanza di mammiferi marini nella regione è “eccezionale”.



Foto: iStock.


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