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Giornata Mondiale dell’Orso Polare: solo 26.000 esemplari rimasti

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Pubblicato il 23/02/2023
Di Team Digital
Giornata Mondiale dellOrso Polare solo 26000 esemplari rimasti


La crisi climatica, con i suoi effetti, sta mettendo a dura prova tutti i nostri ecosistemi. L’innalzamento delle temperature, così come i fenomeni estremi, hanno cambiato le condizioni in cui noi e gli animali vivono e sempre più specie rientrano purtroppo nella categoria a rischio estinzione o di vulnerabilità.


Un animale a rischio, categorizzato come vulnerabile dal WWF, è l’orso polare. A causa dell’innalzamento delle temperature nell’Artico i ghiacci si sciolgono al punto tale che l’orso polare fa fatica a trovare cibo sulla banchisa sempre più ridotta.


Giornata dell’Orso Polare 2023


La Giornata Mondiale dell’Orso Polare cade il 27 febbraio di ogni anno ed è stata istituita per sensibilizzare le persone sulla vulnerabilità di questa specie, così come di tutte le specie animali che sono sempre più a rischio. Che sia per il cambiamento climatico, per la caccia o per la perdita di spazi, sempre più animali faticano a vivere in questo nostro Pianeta.


Come riporta il WWF il grande predatore dell’Artico è oggi in serio pericolo. “Stime precise sono difficili da ottenere poiché questa specie vive, a densità molto basse, in regioni impervie e disabitate. Gli ultimi dati, comunque, ci dicono che circa 26.000 animali, divisi in 19 sottopopolazioni, vivono nelle regioni artiche.” Si legge sul sito della ONG.


Non solo crisi climatica, l’Artico, la casa dell’orso polare, è anche una zona interessata dall’estrazione di minerali, petrolio e gas. Anche questo mette a rischio l’habitat di questo grande quanto vulnerabile carnivoro.


Foto: Hans-Jurgen Mager Unsplash


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