L’Italia è un paese che ama gli animali. Nelle nostre case, secondo i dati di Altroconsumo, ci sono 62 milioni di animali domestici. Le spese per curarli e sostenerli non sono poche, si parla di più di 1500 euro l’anno per animale. Finalmente, un emendamento contenuto nella prossima proposta, a prima firma Michela Vittoria Brambilla, viene in soccorso delle famiglie italiane che hanno uno o più cani e gatti.
Come funziona il bonus per cani e gatti
Si tratterebbe di un bonus che sarà attribuito in base al reddito Isee, ma che potrebbe dare un grosso contributo per molte famiglie in difficoltà. Fino a 150 euro l’anno per ogni animale iscritto all’anagrafe di zona, fino ad un massimo di 450 euro per coloro che hanno 3 animali domestici e un reddito fino a 15mila euro. La cifra potrebbe arrivare fino a un massimo di 900 euro per tre animali domestici e un reddito inferiore ai 7mila euro annui. Il bonus verrebbe corrisposto dall’Inps, ma a seguito della presentazione, da parte dei proprietari, di una domanda specifica da presentare.
Cosa dice l’emendamento contenuto nella proposta
All’interno della proposta ci sono altre voci in discussione:
– riduzione dell’Iva sugli alimenti per gli animali e le cure veterinarie;
– rifinanziamento del fondo per la lotta randagismo;
– risorse per la transizione degli allevamenti senza gabbie;
– tutela degli animali selvatici.
La legge di Bilancio 2023 dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2022. Prima dell’approvazione ciascun emendamento sarà discusso, per poi decidere se includerlo o meno all’interno della Legge.
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