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Dato per estinto da 120 anni, questo speciale coniglio è stato avvistato di nuovo

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Pubblicato il 06/05/2025
Di Team Digital
Dato per estinto da 120 anni questo speciale coniglio  stato avvistato di nuovo


Per oltre un secolo, se ne erano perse completamente le tracce. Il coniglio Omiltemi — nome scientifico Sylvilagus insonus — era diventato una sorta di leggenda tra biologi e appassionati di fauna selvatica: descritto per l’ultima volta nel 1904, e poi più nulla. Nessuna conferma, solo racconti vaghi e ipotesi mai dimostrate. Fino ad oggi.


Riapparso dopo 120 anni: il coniglio Omiltemi non era estinto


Nelle remote e fitte foreste pluviali della Sierra Madre del Sur, in Messico, questo piccolo mammifero è finalmente riapparso. Merito di un progetto di ricerca durato cinque anni, guidato dal biologo José Alberto Almazán-Catalán e supportato da un team che ha saputo coniugare tecnologia avanzata e conoscenza locale. Trappole fotografiche, droni e decine di interviste agli abitanti della zona hanno portato a un risultato eccezionale: le prime immagini inconfutabili di questo animale dato per estinto.


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Ma che cos’ha di speciale il coniglio Omiltemi? A differenza dei suoi cugini più comuni, si distingue per una coda corta e nera, un corpo compatto e altre peculiarità morfologiche che in passato avevano contribuito alla sua errata classificazione. Ed è proprio questa confusione tassonomica, unita alla sua distribuzione geografica estremamente limitata e all’habitat poco accessibile, ad averlo tenuto nascosto agli occhi della scienza per così tanto tempo.


Fondamentale, in questa riscoperta, è stato anche il ruolo delle comunità locali, che da anni raccontavano di un “coniglio dalla coda scura”. Storie spesso sottovalutate o liquidate come folklore. E invece, ascoltando chi vive in simbiosi con la foresta, gli scienziati sono riusciti a restringere il campo e a localizzare le aree chiave. Un esempio perfetto di quanto l’unione tra scienza e tradizione possa fare la differenza.


Il ritorno dell’Omiltemi non è solo un evento simbolico. Questo coniglio è una pedina essenziale per l’equilibrio dell’ecosistema locale: è preda naturale di puma, ocelot e gufi, ma contribuisce anche alla dispersione dei semi, aiutando la foresta a rigenerarsi. La sua presenza è quindi un indicatore positivo della salute dell’ambiente.


La riscoperta dell’Omiltemi rientra nel progetto globale Search for Lost Species promosso da Re:wild, che mira a ritrovare specie considerate scomparse. Con lui, salgono a tredici gli animali “ritrovati” grazie a questo programma. Una conferma preziosa: anche ciò che sembrava perduto può tornare, se c’è la volontà — e il metodo — per cercarlo davvero.



Foto: Instagram.


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#1 - Episodio 1
10 Giu 2020 - 12:57
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