Ogni anno, secondo le ricerche, circa 14,5 trilioni di mozziconi di sigarette finiscono tra i rifiuti, e spesso e volentieri capita di ritrovarceli anche gettati per strada o, peggio ancora, sulle spiagge (dove si calcola arrivino circa 4,5 trilioni di filtri) creando enormi problemi all’ecosistema, oltre che alle persone.
È successo per esempio a Scheveningen, località balneare sulla costa olandese, che un bambino di 4 anni si ritrovasse tra le mani una sigaretta spenta, finendoci poi per giocarci; questo avvenimento ha spinto il padre a fare qualcosa per risolvere il problema.
Con l’aiuto dell’amico e imprenditore Martijn Lukaart, il padre del bambino Edwin Bos ha creato Beach Bot, un robot intelligente che perlustra le spiagge alla ricerca di mozziconi di sigarette e piccoli rifiuti. Grazie alle due telecamere, una anteriore e una posteriore, e a “una rete neurale convoluzionale (CNN), un algoritmo di autoapprendimento che può stabilire connessioni”, il robot scannerizza la sabbia e, una volta individuato il rifiuto, lo raccoglie attraverso una sorta di pettine e lo ripone in uno scompartimento.
Qualora il robot non riuscisse a raccogliere il rifiuto che ha di fronte, per esempio, scatterebbe una foto per chiedere ulteriori informazioni attraverso un’app sviluppata in collaborazione con Microsoft.
Durante una dimostrazione effettuata lo scorso settembre per la Giornata Mondiale della Pulizia, Beach Bot ha raccolto 10 mozziconi in 30 minuti: il progetto è ancora in fase di perfezionamento, nel tentativo di migliorare la durata della batteria e l’autonomia del dispositivo.
Foto: Project.bb, via Instagram
