Batman V Superman: Dawn of Justice
Batman V Superman – o meglio – Bruce Wayne V Clark Kent: è targato DC Comics uno dei film più attesi del prossimo anno. Annunciato nel 2013 sarà proiettato il prossimo 24 marzo 2016 nelle sale italiane, mentre il giorno dopo – quindi il 25 marzo – sarà proiettato negli Stati Uniti.
A proposito di Batman
Spetterà a Ben Affleck l’impervio compito di sostituire Christian Bale, protagonista di quello che per molti è il miglior Batman di sempre, ovvero quello scritto e diretto da Christopher Nolan. Tuttavia, questa non è una prima assoluta per l’attore californiano: Ben Affleck ha già indossato i panni di un supereroe nel 2003, quando interpretò – senza troppa fortuna – Daredavil (targato Marvel Comics) pellicola che gli valse il premio quale peggior attore protagonista dei Razzie Awards 2003…
A proposito di Superman
In realtà il film sarebbe dovuto essere un sequel de “L’uomo d’acciaio”, ma la chiusura della trilogia di Batman per mano di Christopher Nolan sommata all’esigenza di dare nuova vita all’uomo d’acciaio, hanno fatto il resto. Nei panni di Superman c’è la conferma di Henry Cavill, già protagonista dell’ultimo Superman “L’uomo d’acciaio” (2013): film dagli eccellenti incassi ma che – per contro – non ha entusiasmato la critica.
Da che parte stare? Batman? Superman?
Dunque, da che parte stare: dalla parte di Batman o dalla parte di Superman? Dalla parte dell’eroe borghese per definizione, Bruce Wayne, oppure dalla parte dell’ultimo figlio di Krypton: Kal-El se siete di Krypton, Clark Kent se siete terrestri. Ardua è la risposta, anche perché non saranno gli unici elementi del film: un terzo elemento sarà l’ingresso di Wonder Woman (Gal Godot) mentre il quarto elemento sarà la presenza di Flash (Ezra Miller). Va da sé che c’è anche un “quinto elemento” che è forse l’elemento centrale…
Zack Snyder
Il quinto elemento non sarà Milla Jovovich, questo è chiaro. Ma è Zack Snyder, perché a lui è stata affidata la regia di Batman V Superman: Dawn of Justice. Non un regista qualunque, anche perché non è la prima volta infatti, che Snyder si confronta con il mondo delle graphic novel. Tra i suoi lavori più apprezzati è doveroso citare “300” (2007) e “Watchmen” (2009). Dici 300 e pensi alla Battaglia delle Termopili, a Sparta, alla Persia, a Leonida e Serse. Ma i più riconducono 300 a un signore che di nome fa Frank e di cognome fa Miller. Per intenderci: per gli amanti del genere, trattasi di un mostro sacro. E a proposito di mostri sacri, per Snyder confrontarsi con Watchmen è stato come confrontarsi con l’opera magistrale di Alan Moore e Dave Gibbons, considerata dai più l’opera omnia fra le graphic novel e lo testimonia il fatto che ha vinto il premio Hugo “Annual Achievement Award for Science Fiction and Fantasy”. Per intenderci: se mai doveste chiedere cosa rappresenti Watchmen a chi lo conosce (e lo ama), potrebbe rispondervi più o meno così: “Ehi, hai presente cosa rappresenta la Divina Commedia per la letteratura?”. Appunto.
