Nelle ultime settimane Morgan è stato al centro dell’attenzione mediatica per via dei suoi problemi economici che l’hanno portato a perdere la sua casa a Monza. Dopo alcuni rinvii, lo sfratto è stato effettuato ufficialmente martedì 25 giugno. Intervistato mentre stava abbandonando l’abitazione, il musicista si è lasciato andare in duro sfogo contro l’ex compagna Asia Argento, definendola la prima causa di questa difficile situazione, e contro molti suoi colleghi che non l’hanno aiutato nel momento dei bisogno.
Una risposta alla sua richiesta di aiuto, in realtà, è arrivata. Vittorio Sgarbi ha deciso di offrire il secondo piano di Palazzo Savorelli a Sutri, dove Sgarbi è sindaco dallo scorso anno. “Ho impartito le necessarie direttive ai miei uffici” – ha detto Vittorio Sgarbi – “perché, almeno fino alla scadenza del mio mandato, tra 4 anni, Palazzo Savorelli possa ospitare lo studio di Morgan. Qui potrà trasferirsi già nei prossimi giorni. L’arte e la creatività vanno sostenute in maniera concreta. Qui Morgan potrà insegnare il suo magistero ai giovani sensibili alla musica”.
Il critico d’arte si è anche esposto a favore del musicista affinché la sua casa di Monza rimanesse vincolata, in quanto può essere considerata un luogo degno di interessare culturale. “Quella di Morgan è una casa museo”.- continua Sgarbi – C’è di tutto: dai suoi strumenti musicali alle bobine con le registrazioni di ore di concerti e sessioni musicali con altri artisti. E poi libri, cimeli della storia della musica italiana e internazionale di artisti come Lennon o Byrne, vestiti, dischi, Cd, film e migliaia di libri. Chiederò ai miei colleghi parlamentari di sottoscrivere una mozione che impegni il Governo ad agire, presto, in questa direzione”.
Morgan ha ringraziato Sgarbi dicendo che ha capito perfettamente la sua situazione e definendo il suo gesto davvero importante. “Mando un grande grazie a Vittorio Sgarbi, quello che ha fatto è una cosa bella e importante, mi ha fatto una sorpresa. Lo ringrazio veramente tantissimo” – ha detto Morgan – “Ha colto nel segno e cioè che si tratta di una questione politica. La faccenda in fondo è divisa in due parti: la prima è quella del ‘cittadino uomo’ che perde la prima casa e la seconda è quella del luogo di lavoro di un musicista in quanto artigiano”.
Foto: Wikipedia, Corriere
