Nell’ultimo anno Paolo Bonolis è stato citato spesso dai siti di gossip, ma raramente ha mai voluto rispondere. L’argomento, è chiaro, sono i presunti tradimenti di Sonia Bruganelli quando erano ancora sposati.
È stata Sonia la prima a parlarne, aveva detto che nella coppia era stata lei quella più infedele, facendo intendere che i tradimenti erano stati diversi. Seppur fosse prevedibile, probabilmente non si aspettava che tutti i principali esperti di gossip si sarebbero dedicati a lei, sviscerando ogni possibile dettaglio sui suoi presunti flirt. Nel giro di poche settimane sono stati fatti nomi, date e tutto il necessario per dipingerla come la “perfetta traditrice” che, in oltre vent’anni di matrimonio con Bonolis, è stata ben poco fedele.
La Bruganelli, a quel punto, si è sentita in dovere di ritrattare in modo deciso le sue dichiarazioni e smentire tutto il resto. Ha spiegato che l’infedeltà è avvenuta una sola volta, e dopo che i loro figli erano ormai grandi. È stata “una virgola” se paragonata al racconto molto più importante e lungo che è stato il suo matrimonio.
Paolo Bonolis sui tradimenti: “il pubblico è morboso”
Fino ad oggi Paolo Bonolis non ha mai voluto far parte del circo dei pettegolezzi. In alcuni casi ha fatto intendere un certo fastidio quando doveva rispondere a domande sull’ex moglie, ma non ha mai voluto commentare in modo diretto quanto uscito in questi mesi.
Ora, intervistato dal Corriere, ha voluto dire chiaramente come la pensa. Bonolis non si è fatto problemi a definire “morboso” l’atteggiamento del pubblico nei confronti del suo matrimonio. Lui si è detto “indifferente”, ma ha riservato una frecciatina agli appassionati di cronaca rosa. “Chi si nutre di vite altrui evidentemente ha degli irrisolti” – ha spiegato il conduttore – “Dispiace per loro“.
Paolo Bonolis e il Festival di Sanremo
Durante l’intervista non poteva mancare una domanda su Sanremo. In passato era stato piuttosto tranchant in merito al festival. Ora ha ammorbidito i termini, ha ribadito che non ci sono più i presupposti per fare “un grande evento televisivo” come lui vorrebbe oggi e come ha voluto fare nelle due edizioni che ha condotto nel 2005 e nel 2009, ma ha fatto ugualmente i complimenti ai suoi colleghi. “Lascio che venga fatto bene da quelli che lo stanno facendo, ma non è come lo farei io“, ha detto.